Raccontare la storia di Rivalta
Il "Museo Diffuso" è un progetto innovativo e appassionante che presenta una mostra fotografica permanente all'aperto, situata proprio a Corte Mincio. La sua missione è di condividere la storia, la cultura e le tradizioni uniche che caratterizzano Rivalta sul Mincio, raccontando le peculiarità che hanno plasmato la vita dei rivaltesi nel corso dei secoli.
Un viaggio nel passato
Questo museo invita i visitatori a esplorare, conoscere e rivivere i luoghi più suggestivi di Rivalta sul Mincio, tra cui la chiesa dei S.S. Donato e Vigilio, che sorge sulle rovine della fortezza di Matilde di Canossa. Inoltre, è possibile esplorare il vecchio borgo dei pescatori e Corte Mincio, offrendo un emozionante "viaggio" nel passato per riscoprire gli antichi mestieri, i personaggi e gli aspetti della vita quotidiana che hanno dato forma a Rivalta.
Un'esperienza interattiva
Un aspetto unico di questa mostra è l'inclusione di pannelli fotografici con codici QR che permettono ai visitatori di accedere all'archivio digitale per ulteriori approfondimenti e soddisfare la loro curiosità.
Un progetto che unisce la comunità
La realizzazione del "Museo Diffuso" ha coinvolto l'intera comunità, grazie alla collaborazione delle associazioni locali e al coordinamento del Gruppo Culturale Rivalta. Il generoso sostegno della Fondazione Banca Agricola Mantovana e il patrocinio del Comune di Rodigo hanno reso possibile questo straordinario tributo alla storia e alla cultura di Rivalta sul Mincio.
In occasione dell'inaugurazione del "Museo Diffuso," i partecipanti avranno anche l'opportunità di visitare gratuitamente il Museo Etnografico dei Mestieri del Fiume, un'esperienza che offre un affondo ancora più profondo nelle tradizioni locali.
Un viaggio nella storia di Rivalta
Rivalta sul Mincio affonda le sue radici in una storia affascinante che risale a secoli fa. In passato, il borgo era noto come "Ripalta," come attestato da una mappa del Cinquecento presente nei musei vaticani.
La sua evoluzione iniziò quando l'ingegnere Alberto Pitentino, tra il 1188 e il 1190, costruì lo sbarramento del Ponte dei Mulini per proteggere Mantova dalle acque inondanti del Mincio. Questo comportò l'allagamento di circa 2000 ettari di territorio, inclusa l'area di Rivalta. Da quel momento, la comunità locale sviluppò un'economia strettamente legata al fiume (in dialetto al Mens) e alla palude (la Valle, la Val).
La Riserva Naturale Valli del Mincio
Oggi, Rivalta sul Mincio è situata nel cuore della Riserva Naturale delle Valli del Mincio, una delle zone umide interne più vaste d'Italia. Questa zona di oltre 1450 ettari, che si estende fino alle porte di Mantova, è di straordinaria importanza naturalistica ed è stata dichiarata "Zona umida d'importanza internazionale" secondo la convenzione di Ramsar del 1971.
Inoltre, è una "Zona di protezione speciale" (ZPS) per la conservazione degli uccelli acquatici e "Sito d'importanza comunitaria" (SIC) appartenente alla "Rete Natura 2000."
Rivalta sul Mincio rappresenta un punto di partenza ideale per esplorare il fiume e i laghi di Mantova, scoprire le bellezze naturali della Valle in canoa e godere delle piste ciclabili in direzione di Mantova o del lago di Garda.
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